venerdì 29 luglio 2011

L’oroscopo delle vacanze



Ariete
Si può vivere senza essere amati? Forse, ma questo non è un buon motivo per continuare a suonare i bonghetti in campeggio.

Toro
Scoprirete finalmente i piaceri lussuriosi della vita di coppia. Sempre che i vostri vicini non imparino a chiudere le tende.

Gemelli
“Nessun uomo è un isola”, diceva il poeta. Vostra moglie invece metterà in seria difficoltà gli esperti dell’Istituto Geografico.

Cancro
Ancora non troverete risposta ai vostri dubbi sulla vita dopo la morte. Al contrario, sarete abbastanza sicuri che tra le coscie della vostra conquista estiva prosperi un intero ecosistema.

Leone
Gli astri consigliano vacanze all’estero. In Italia, tutto potrebbe rammentarvi quanto avete fatto cagare sul lavoro. È triste, ma nessuno vi ha costretto a diventare Ministro delle Finanze.

Vergine
Conoscere le lingue ha i suoi vantaggi. Però, non basterà sapere come si dice in russo “Pensavo fosse maggiorenne” per tirarvi fuori dai guai.

Bilancia
Come avevate previsto, figli e nipoti non vi porteranno in vacanza. Per voi, non sarà motivo di rimorso, aver aggiunto alle loro provviste quel pizzico di Escherichia coli.

Scorpione
Nonostante le difficoltà, riuscirete a passare le vacanze vicino alla persona amata; provando l’inefficacia di quell’ordinanza di restrizione per stalking.

Sagittario
Qualche sigaretta non può in nessun modo rendere necessaria una laringectomia. Perciò, potete anche smettere di offrire stecche di Gauloises ai bambini che giocano nel vostro quartiere.

Capricorno
Non riesco a leggere nessun futuro nel cielo per voi. Non sarete per caso un lavoratore precario?

Acquario
Jovanotti sarà la colonna sonora dell’estate. In spiaggia, ritroverete con facilità il vostro ombrellone grazie al solco lasciato sulla sabbia dal vostro scroto.

Pesci
È in arrivo una nuova storia d’amore, ma non si tratta ancora della vostra anima gemella. Il che si rivelerà un bene, visto quanto sporca e corrotta è diventata la vostra anima.

martedì 5 luglio 2011

Lettera di una Troika



Ai primi di giugno, i rappresentanti di Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea si sono riuniti ad Atene. Ci sono volute settimane per fare andare via la puzza di zolfo dalla stanza, ma quando i funzionari del governo sono riusciti a entrare, hanno trovato sul tavolo della riunione una tavoletta ouija, una moneta, e un importante messaggio indirizzato a tutti i loro concittadini.


Cari amici,
A causa dell’euro, i paesi europei più ricchi sono legati alla Grecia come gli elementi finali di uno Human Centipede. Se il vostro staterello andasse in bancarotta, le banche straniere a cui dovete i soldi fallirebbero e migliaia di cittadini non saprebbero più a chi versare le rate del loro mutuo.
Vorremo evitare questo scenario, però non siamo nemmeno il tipo di persone abituato a fare della beneficenza. Abbiamo deciso che invece di portare la Grecia fuori dall’euro, è molto più vantaggioso portare tutti gli euro fuori dalla Grecia. Come? Sfruttando una norma del vostro ordinamento giudiziario caduta di recente in disuso. Secondo noi, Solone ha preso una decisione affrettata quando nel VI secolo a.C. ha abbandonato la schiavitù per debiti.
Quindi, i vostri beni pubblici andranno all’asta e la maggior parte di voi diventerà proprietà privata. Dovrete modificare un po’ il vostro stile di vita, ma in questo modo eviteremo conseguenze molto peggiori per la Grecia, anche se al momento non ce ne viene in mente nessuna.
Vi domanderete quanto possa durare questa curiosa situazione. Abbiamo interrogato i più moderni sistemi informatici che guidano i nostri interventi in economia e la risposta è stata chiara: croce. Va bene, le previsioni non sono mai state il nostro forte, però se lo l’economia mondiale crescerà quanto speriamo, fra una ventina d’anni al massimo non dovrete più preoccuparvi dei vostri creditori. A quel tempo, un pugno di miliardari governerà il mondo dalle sue isole private in Groenlandia, e a nessuno passerà per la testa di venire a chiedere dei soldi agli ultimi abitanti di quella terra brulla e inospitale che sarà diventato il vostro paese.