lunedì 1 novembre 2010

Golpe alla Fiat



Oggi, nella galleria del vento del Lingotto, Lapo si è proclamato imperatore della Fiat.

Gli operai l'avevano capito da tempo: solo con una dirigenza amica sarebbero arrivati in salvo alla pensione. Sapevano di avere lo stesso potere contrattuale che nell'America schiavista avevano le piante di cotone. In segreto hanno preso contatto con Lapo e organizzato un golpe, comunicando con lui grazie all'aiuto di alcuni pupazzi a guanto. Insieme hanno dato l'assalto al Lingotto e costretto il consiglio d'amministrazione a cedere a Lapo tutto il potere.

Non ci sono state vendette. I consiglieri ora si occupano del cavallino rampante: Rufus, il purosangue arabo preferito da Lapo, nonché del resto dell'allevamento. Hanno addirittura il supporto degli esperti motivazionali Fiat con cui imparano a costruire graziose statuine di sterco.
Marchionne è stato invitato a provare tutte le postazioni della catena di montaggio di Pomigliano, giusto per capire cosa significhi essere un'Alfa 147. Al momento si trova sotto un macchinario che arrotola il suo Master in Business Administration prima di infilarglielo su per lo scappamento. Grazie all'intermediazione del sindacato è stato riattivato il circuito di lubrificazione.
John Elkann ha già completato il giro e tutti non fanno che dire quanto gli doni il verde metallizzato.

In cambio del loro appoggio gli operai hanno ottenuto piccole modifiche al contratto.
-Il terzo turno di lavoro preteso da Marchionne (dalle 22 alle 6), è stato accettato. Ma con alcune condizioni: toccherà solo agli operai maschi, solo tre per volta e dislocati nella camera da letto della Signora Marchionne.
-Invece di lavorare sei giorni su sette, le fabbriche saranno aperte solo il primo giovedì di ogni mese (e nonostante questo ci saranno ancora troppe auto in circolazione).
-Un nuovo protocollo di sicurezza: tutte le postazioni della catena dovranno essere testate dal loro stesso progettista. Farà un turno di 24 ore, senza pause, nudo (a parte la benda sugli gli occhi) e sotto mescalina. Se termina la giornata senza neanche un graffio il test è passato.
Inoltre saranno sequestrati i bonus milionari di Marchionne e Montezemolo (John lo potrà tenere come regalo di nozze). Il denaro verrà devoluto a un'associazione dedicata ad assistere i bambini che hanno visto da vicino Montezemolo.

I mercati avevano accolto maluccio i cambiamenti in FIAT. Il titolo perdeva così tanto che il suo grafico sugli schermi della Borsa di Milano terminava nel televisore della famiglia Calò di Palermo. La tendenza si è invertita alla notizia della prima acquisizione. Infatti gli operai della Opel, saputo delle nuove condizioni di lavoro, hanno chiesto di unirsi immediatamente alla Fiat. Per protesta con la diversa opinione dei loro dirigenti hanno smesso di lavorare e smontato le fabbriche. Al momento pare stiano attraversando il confine italiano per le montagne, col ramo europeo della General Motors dentro gli zaini.


su Scaricabile N.32

Nessun commento:

Posta un commento