giovedì 13 gennaio 2011

Lotta dura, senza paura!

Gli operai della Fiat si trovano ad affrontare una sfida impegnativa da cui forse dipende il futuro di tutti i lavoratori italiani. Ma non sono soli. Il PD infatti è al loro fianco. Come dice Berlusconi, gli ex-comunisti si sono solo messi il cachemire. Così in questi giorni bui, gli operai di Mirafiori hanno potuto trovare conforto nelle dichiarazioni di solidarietà di quasi tutti i leader del PD.

Il segretario Bersani, col suo parlare schietto e diretto tipico di chi vuole farsi capire dalla gente semplice, ha espresso la posizione del partito in una mail di 14 GB che un gruppo di hacker australiani sta ancora cercando di decifrare.

D'Alema -forse lo statista a cui la sinistra deve di più per i successi degli ultimi 16 anni- si è detto favorevole all'accordo nella sua parte operativa. A chi l'ha accusato di non conoscere la realtà della catena di montaggio, ha rivelato di avere passato tutte le festività natalizie a lavorare su un banco di Manny Tuttofare. E c'è una bellissima casetta in legno a dimostrarlo.

Veltroni, l'uomo che nel 2008 è stato a un passo dal diventare un avversario per Berlusconi, ha ribadito la sua equivicinanza fra le ragioni della dirigenza Fiat e quelle di Marchionne.

Infine, anche il volto nuovo scelto dal PD come candidato sindaco di Torino, Piero Fassino, si è messo nei panni dei suoi elettori, e ha dichiarato che se fosse un operaio di Mirafiori, accetterebbe l'accordo. Diversi operai, invece, hanno dichiarato che se fossero Piero Fassino, non arriverebbero a fine turno.

Nessun commento:

Posta un commento